7 dicembre 2008

 

 

- Oggi vi racconto una “storiellina” divertitene che magari potrebbe aiutarvi, se mai ve ne fregasse qualcosa (e non penso), a capire la persona che scrive su questo sito.

Cercherò di raccontare le cose come andarono usando volutamente il più possibile il linguaggio che fu impiegato in modo da aiutarvi, anche così, a farvi capire l’ambiente che si venne a creare.

Una volta facevo parte del “Motogruppo”, un gruppo di motociclisti che nacque da una decina di persone che, come me, frequentava Ingegneria a Pisa. Tutti avevamo un soprannome goliardico, dato proprio per ridere: Trivella, Carlone, il Professore, Bassa Manovalanza, Chobar ecc. ecc. Il mio T0 (T. zero) che era l’abbreviazione di Tolleranza Zero.

Scritta così sembra una cosa molto “dura” ma la storia che ci sta dietro penso possa farvi sorridere.

Due ragazzi, sulla ventina, futuri ingegneri, stavano elogiando di quanto era bello andare in campeggio perché si “beccava”, perché aggregava, perché si pagava poco, perché si stava a contatto con la natura ecc. ecc.

Ad un certo punto si avvicina una ragazza oggettivamente piuttosto “bruttarella” e inizia a denigrare il campeggio dicendo che invece entrano gli insetti nella tenda, che per terra è troppo duro, che è difficile cambiarsi ecc. ecc. Poco mancò che i due ragazzi la offendessero pesantemente ma si limitarono dicendogli che non capiva nulla, che “non se ne intendeva”, che era una “figata” ecc. ecc.

Pochi minuti di dopo arrivò quella che comunemente veniva definita la “figa in Ingegneria”o anche detta “figa di legno”la quale, inserendosi nella conversazione dei due, sostenne pari pari le tesi della ragazza brutta di pochi minuti prima. La cosa che però mi sconvolse questa volta su la reazione dei due ragazzi. “Bhè… a noi il campeggio ci piace… ci piaceva… più che altro quando eravamo piccoli e poi… piace più che altro a lui”. “A me?? A lui semmai…Ha iniziato lui a parlarne!” Risponde il secondo e così via discorrendo…

A questo punto, sono sincero, ho perso la calma. “E’ possibile che due ragazzi come voi si debbano prostituire a questo modo? E va bhè che è una “figa” ma a tutto c’è un limite. Porca puttana: tolleranza zero !!!!”. Esordii così, e da quel momento mi meritai il soprannome di T0 o “Tolleranza zero” che dir si voglia che poi è diventata anche la mia prima regola! Spero di avervi strappato almeno un sorriso e se fosse possibile anche lo spunto per una micro-riflessione sia che siate Uomini o Donne perché, anche se per me è ovvio, la cosa non cambia di una virgola.