07/07/94
Dedicata
ad Ambrogio Fogar
Annaspo nella fuliggine della notte
come il mio triste fantasma che riemerge;
sudato,
scosso: come se preso a botte.
Splash!
Il passato improvviso mi sommerge:
come
quando dal mazzo viene fuori l'asso
è
ormai pensiero del ricordo converge.
Ma
che importa se il corpo è un masso
e
il respiro sembra che per sempre tacque
quando ormai le membra stanno come sasso?1
Un
tempo lottai finché il mio corpo giacque
nella
sabbia2, dopo che mare abbandonai,
come
dopo tempesta si chetano l’acque.
Nella
mia esistenza vissi non vegetai.
Non
come adesso poggiava il corpo grosso
e
anche oggi il rimpianto non vince mai.
Ora
come per triste legge del contrappasso
rimane
che lottare con la malinconia
quale
ancor sfido a cedere il passo.
1) "le membra stanno come masso" perché completamente paralizzato dal collo in giù
2) "nella sabbia" perché rimase paralizzato proprio in un incidente nel deserto occorsogli durante una Parigi-Dakar