13/05/96
Per la notte senza confini
e
la luna più luminosa
vola
il pipistrello
dove
colomba mai non osa.
Di solito quando scrivo una poesia la penso, poi la scrivo e la cambio; la modifico per mesi se non per anni. Questa invece è stata declamata "al volo" e forse per un fine non molto nobile (sesso con una ragazza di Milano) in una notte di piena estate, ad Edimburgo. E' ciò nonostante una poesia a cui sono particolarmente affezionato e provo a darne un piccola interpretazione.
La notte, simbolo di paura e di mistero, diventa luminosa grazie alla luna; quindi assume un'accezione positiva. In questo ambiente, un po' misterioso e pauroso, quale appunto la notte, si muove il pipistrello, creatura proverbialmente non molto apprezzata ne bella. In questa notte "senza confini" e "luminosa", quindi diventata anche "affascinate", "bella", "divertente", si muove con disinvoltura questo animale (il pipistrello). Al contrario, la colomba è simbolo di purezza, pace, bellezza pur con queste sue doti non riesce a "godere" di queste bellezze come invece fa il pipistrello: essere brutto e dal simbolismo apparentemente negativo.
Ovviamente
l'interpretazione sopra è letterale. Tutto invece si basa sui simboli.... A voi
la vostra interpretazione personale...