16/06/09

L' Antipatico ®

 

“Complimenti per il magnifico sorpasso

ma come ha fatto?”

 

Le potrei dire, come ho fatto spesso, che sono stato fortunato:

ma qui la fortuna non c’entra niente.

 

C’è chi corre per rabbia, chi per dolore, chi per scappare

e chi per raggiungere qualcuno dal quale non è mai arrivato in tempo:

nessuno però corre senza motivo.

Nessuno rischia la vita se non ha un buon motivo per farlo!

 

Se vuole davvero sorpassare deve arrivare al punto di desiderare di morire e poi,

all’ultimo momento, sentire ancor più forte il dolore per continuare a vivere.

Sopravvivere per infliggere, più forte se possibile, a chi si sorpassa, lo stesso dolore.

Non ci si riesce mai: non è mai abbastanza, e così ci si riprova…

 

Si frena sempre dopo, meglio se non si vede niente,

meglio ancora se è tutto ghiacciato e scivoloso: sempre in sovra-sterzo

perché forse, infondo, si desidera non tornare a casa.

Probabilmente, per farlo, bisogna non avere una casa in cui tornare…

 

Per questo ora che la guardo dritto: la fisso con disprezzo,

le sto antipatico e questo anche, il motivo

per cui lei non potrà mai sorpassarmi (almeno da vivo).

 

 

La prego di scusare l’immodestia e di apprezzare solo la sincerità.