17/08/99

 I miei Amici ®

 

Chiudo gli occhi, ma stanotte non posso dormire !

Mi vengono a trovare un sacco di amici.1

Molti non li ho nemmeno mai visti;2

ma li ravviso dal fatto che a tutti piace in un modo o nell'altro volare…..

…….e così già intravedo lontane e vicine le loro sembianze.

 

Sono un’armata che combatte ingiustizie, malattie e fatiche.

Qualcuno è chino a disegnare, o scrivere in non so che lingua,

qualcuno compone musica: dipinge sporco, abbandonato……

……..e molti sono feriti, e deformati dall’incessante bufera del tempo.3

Che bello rivederli: ognuno una vita da protagonista!

 

Ognuno uno sguardo amico; e già un ammicco basta per riabbracciarsi

come vecchi compagni ritrovati nella stessa caserma.

Ma la cosa che colpisce di più, è che quasi tutti urlano;

spesso per il dolore, come dannati nella mia stanza buia,

ed è in questo baccano che ritrovo la mia vera famiglia.

 

Questa la razza in cui mi riconosco……......ed io ne vado fiero!

 

 

 

 

 

 

 

1)  Chiusi gli occhi nella mente riemergono quelli della mia "categoria" o "razza" che dir si voglia. LEGGERE MOLTO BENE SOTTO.

2)  Non gli ho neppure mai visti perché morti o perché geograficamente non ho mai avuto il piacere di conoscerli.

3)  "deformati" perché spesso, o meglio dire quasi sempre, l'altra categoria, specie una volta morti, cerca di deformare le idee di queste persone o perché no, anche la loro immagine in modo da trarne proprio vantaggio e discapito per questi ultimi quando risultino essere "scomodi".

 

Questa è una delle poesie più difficili da commentare perché ha dentro di se un concetto articolato e facilmente fraintendibile. Io penso che il mondo sia diviso in due parti distinte e "immiscibili" fra loro. Chiameremo queste categorie A e B, X e Y, Caio e Sempronio ecc. Questo per affermare che a priori, una non è meglio dell'altra e viceversa. La cosa da chiarire bene è che non ci sono vie di mezzo: o si è di una "categoria" o si è dell'altra.

Quella che per comodità, ma non per importanza, chiamerò prima categoria e la categoria delle persone che nella vita hanno sempre preso posizione, hanno sempre combattuto qualcosa o qualcuno, hanno sempre cercato di migliorare, di "smontare", di scoprire, hanno spesso attaccato briga, hanno anche spesso sbagliato e sono stati spesso considerati "pesanti", "rumorosi", "scomodi" ecc. Come si dice un famoso film sono le "persone che non si sono lasciate stare". Faccio presente che per appartenere a questa categoria non bisogna essere scienziati, esploratori, grandi piloti, geni o altro. Non si "accede" a questa categoria per le vittorie conseguite ma per il metodo con cui si affronta la realtà. Forse, anzi, le persone di questa "razza" si notano maggiormente quando perdono, sono sconfitte o comunque devono "giocare in difesa". Su l'ultima affermazione lascio il beneficio del dubbio anche a me stesso.

Quelli della seconda categoria sono quelli che Dante definirebbe "ignavi". Sono coloro a cui piace stare nel branco, coloro che quando una determinata parte della loro vita va bene si guardano bene dal cambiarla per cercare di migliorarla ulteriormente. Sono più persone a cui non piace il rischio, che non "lavorano troppo", "che se fosse per loro le cose sarebbero diverse ma che non fanno nulla perché questo accada", che non "è mai colpa loro, ma sempre di altri" che non possono agire perché devono tener conto di mamme, nonne, figli, lavoro, amici. Sono coloro che dicono spesso. "questo è giusto e questo è sbagliato", "questo è bene e questo è male", "è normale che..", "è sempre stato così" ecc. In compenso queste vivono statisticamente una vita più serena e  più felice.

Non si sceglie se appartenere ad una categoria piuttosto che ad un'altra: si nasce in un modo o nell'altro!

Spero di non avervi annoiato troppo ma questo preambolo era indispensabile.