11 novembre 2011

Il mio Angelo Custode ®

   

Si può vivere senza il proprio Angelo Custode?

Non lo sapevo e avrei volentieri fatto a meno di scoprirlo,

ma evidentemente si può fare

altrimenti mi sarei accasciato stramazzando al suolo

come mi ero sempre immaginato sarebbe stato inevitabile succedesse.

Si brucia solamente senza che si vedano le fiamme.

 

A pensarci bene non credo neppure agli angeli custodi

perché non sono neanche così fortunato come Emily Dickenson

alla quale gli angeli andavano spesso a far visita.

 

So solo che un giorno, quando meno me lo aspettavo,

il mio Angioletto a forma di gattina bianca e nera è apparsa nella mia vita,

quasi senza che la notassi neppure.

Questi angeli me li ero sempre immaginati con le ali piumate:

il mio è più bello perché ha il pelo che si fonde con la mia pelle.

 

 

Da quel giorno l’ho amata di colpo.

Non ho scelto di amarla; l’ho amata e basta.

L’ho amata senza misura e senza logica della misura.

L’ho amata come non è giusto, modesto e razionale Amare.

Non so neppure se gli altri fanno così: so solo che non ne ho potuto farne a meno.

 

 

Mi osserva seduta, immobile, sicura ed elegantissima sulla scrivania.

Riconosco che è proprio il mio di Angelo

perché vedo riflessa esattamente la mia stessa anima nei suoi grandi occhi verdi.

Ha uno sguardo che taglia, mi ferisce e mi allontana; qualche volta!

Altre volte mi sommerge completamente, con violenza… e poi mi scioglie.

Una cosa è certa: solo Lei riesce a farmi risentire a casa.

Nessun altro.

 

Odora di orsacchiotto, di pulito, di panni stesi al sole.

Ha un carattere testardo, superbo, forte, opportunista;

oppure dolce, intelligente; è spensierata e leggera.

Poi mi guarda e mi commuove; semplicemente, senza fare altro.

 

Il 26 gennaio 2008, ore 17:40, la parte più Umana di me ha smesso di esistere.

 

D’allora in poi una parte di me è il mio Angelo Custode

ed una parte del mio angelo Custode sono io.