20 maggio 2011

 

 

- L’idea di questa news è ormai forse un po’ datata ma proprio per questo potrebbe risultare ancor più interessante. Da un po’ di tempo ho la sensazione che per far dimenticare una notizia bisogna parlarne il più possibile. E’ poi la “noia” stessa a fare il resto facendola auto-inabissare.E’ un po’ come dire che per odiare una piatto e non volerne sapere, bisogna farne prima indigestione fino a vomitare anche l’anima.

Così ho notato che qualche tempo fa mi colpivano ben tre notizie che poi sono misteriosamente scomparse o stranamente hanno mutato trasformandosi in una specie di “neo-notizia” ed esattamente come i virus, i più pericolosi, sono proprio quelli che mutando adattandosi alle cure...

Le tre notizie a cui alludo sono:

 

Il disastro nucleare in Giappone.

L’abolizione del “41 bis” ad opera di non si sa chi (probabilmente alieni).

La guerra in Libia con i relativi problemi di immigrati o meno.

 

Personalmente credo di aver le idee abbastanza riguardo ognuno di questi singoli avvenimenti ma oggi vorrei porre l’accento non sulle mie personali opinioni in merito, ma semmai sui dati che sono oggettivi e che quindi, proprio per loro natura, sono trasversali.

Considerando solo l’ultimo dei fatti    sui quali ho posto l’accento mi sono chiesto se il Sig. Colonnello Gheddafi, non fosse lo stesso “simpatico personaggio” che circa 11 mesi fa veniva in Italia con sua altrettanto simpatica combriccola di dignitari, belle donne e il cui bell’entourage faceva shopping nelle più belle vie della capitale scortata dai Carabinieri e Polizia. Vi ricordate la sua tenda? Ma soprattutto vi ricordate  l’intervento all’università Sapienza di Roma dove una studentessa veniva “bloccata” dalle Forze Ordine solo per aver chiesto al premier Libico cosa intendesse per democrazia e quando ci sarebbero state le prime elezioni in Libia? Dove erano allora i telegiornali e il governo? Dov’era l’opinione pubblica sempre più ammaestrata a seguire lo stendardo del momento?

Si può dimenticare che il Colonnello è anche il presidente onorario del club del bunga-bunga sul quale tutti scherzavano e scherzano ancor oggi? D'altronde il simpatico Sig. Gheddafi se lo può permettere perché è la stessa persona con la quale sono stati ratificati rapporti di amicizia (con tanto di cospicui fondi versati) per bloccare l’immigrazione e per cementare detta amicizia. Il Colonnello è infatti un partner commerciale privilegiato per l’Italia che fornisce gas in cambio di ogni genere di beni come ferrovie, strade, imbarcazioni ecc. Come mai ora lo si condanna a morte senza che nessuno alzi un dito? E’ così che si trattano gli “amici”? Non vi sembra che da un punto di vista strettamente logico si vada da un estremo all’altro? Ci fanno troppo male i rumors che ci sono nel mondo circa gli “Italiani traditori”, o 60 anni dalle fine della Seconda Guerra Mondiale sono già sufficienti per dimenticare?

Se poi pensiamo ai diritti Umani la situazione è ancor più paradossale se possibile. Sono 42 anni che dura il regime dittatoriale: 42 anni e nessuno ha mosso foglia! Ed ora tutto ad un tratto ce ne ricordiamo? Vogliamo dimenticarci la goliardica presenza del figlio di Gheddafi nel Perugia calcio con tanto di aiuti finanziari? Ustica poi? Vi dicono nulla infine i missili lanciati negli anni ’80 o ormai sono nei nostri ricordi come le supposte prese nella fanciullezza?

Personalmente sono tutto tranne che “filo-Gheddafiano”, ciò nonostante mi disgustano profondamente queste guerre “su misura” mascherate da “salvatori della patria”, portatori di civiltà e di Diritti Umani. Mi ricordano molto, troppo, il colonialismo vecchia maniera o ancora li Spagnoli in America che, per il bene dei nativi Americani, portavano benessere e progresso si sa benissimo con quali mezzi.

Come infatti non ero “filo-Gheddafiano” ieri, non lo sono a maggior ragione oggi ed è proprio per questo che voglio ricordare che nel mondo di ci sono altri dittatori che continuano imperterriti ad avere rapporti di affari con le cosi dette “nazioni industrializzate”, civili, evolute senza che nessuno si sogni di proferire parola sui telegiornali di mezzo mondo.

Concludo (ma non certo per importanza) ricordando il “vecchio Fidel” riguardo il quale ci sarebbe ben poco da scherzare e che ormai sembra un vecchio nonno.

Siete mai stati nella terra del sole, del mare, del culo e della gioia? Ci sono addirittura molte persone che per suggellare il loro amore addirittura vanno a Cuba in viaggio di nozze. Ma come diavolo chiamate  Fidelcastro? Qual è il nome date al suo ruolo politico?

Vi invito sempre a scrivermi anche anonimamente (se non avete il coraggio di firmarvi) e prometto che se gradirete vi risponderò con molto molto piacere.