5 febbraio 2008

 

- Questo week-end l’ho passato un po’ a vagabondare per l’Italia e, viaggiando, mi sono immerso nei miei pensieri come faccio sempre quando guido…

Pensavo che quando frequentavo le superiori passavo tutte le mattine in una minuscola stradina chiamata via Leonardo da Vinci.

In compenso, nella mia città, ci sono grandi strade chiamate via Garibaldi, via Santa Maria, via Benedetto Croce ecc. ma nessuna di queste strade si chiama via Mendeleev, una persona della quale, per chi non lo conoscesse già, invito ad “indagare” magari tramite un qualsiasi motore di ricerca e della quale ho accennato nella precedente new.

Controllando sommariamente, sempre tramite l’ausilio di internet, ho potuto anche intuire (NON NE SONO SICURO) che almeno nelle principali città Italiane manca una via a lui dedicata.

Me ne dispaccio un po’ e continuo a guidare sotto la pioggia.

Il cervello però non si ferma, i ricordi, le persone a cui voglio bene o gliene ho voluto… Così mi ricordo che nella città in cui sono nato (Taranto) una delle vie principali si chiama via Tommaso D’Aquino.

Chi sarà mai il Sig. SANTO Tommaso D’aquino?

Infine ieri notte, non riuscendo a prendere sonno come del resto tutte le notti, mi metto a fare qualche ricerca per cercare di “inquadrarlo” meglio rispetto a quello che mi ricordavo e al quale non mi ero mai soffermato e cosa scopro?

 

“ [..] Gli eretici e le streghe sono figli di satana e devono essere bruciati, come lui, già qui sulla terra". Furono pertanto le fantasticherie degli inquisitori a spalancare la porta al rogo delle streghe“.

“ [..] Sant’Agostino e San Tommaso d'Aquino sostengono la liceità della pena di morte sulla base del concetto della conservazione del bene comune. L'argomentazione di Tommaso d'Aquino è la seguente: come è lecito, anzi doveroso, estirpare un membro malato per salvare tutto il corpo, così quando una persona è divenuta un pericolo per la comunità o è causa di corruzione degli altri, essa viene eliminata per garantire la salvezza della comunità (Summa Theologiae II-II, q. 29, artt. 37-42)”.

La donna è un errore della natura, [...] con la sua eccessiva secrezione di liquidi e la sua bassa temperatura essa è fisicamente e spiritualmente inferiore, [...] è una specie di uomo mutilato, fallito e mal riuscito, [...] la piena realizzazione della specie umana è costituita solo dall'uomo. [...] “

Si chiede “scusa” per il processo a Galileo Galilei , si proclama il Sig. Santo Padre Pio e si prega insieme ad altri santi anche per Tommaso D’Aquino….

Sinceramente in questo momento mi mancano le parole per esprimere quello che penso a riguardo ma mi riprometto di trovarle al più presto!

Ci sarebbe da sorridere (se mi riuscisse sorridere di queste cose) considerando che San Tommaso D’Aquino e il protettore degli studenti. Peccato che per gli studenti che la pensino in modo diverso da come lui e “i suoi amici” c’è la tortura e il rogo! Ad ognuno le proprie considerazioni ma se vi capita andate a vedere i visi degli studenti in fila per mangiare in una delle mense universitarie e gli operai di una grande fabbrica che entrano per il primo turno alle 6:00 del mattino. Notate nulla?

La “mia gente” non è così… non lo è mai stata e non è mai stata questione di tempo (inteso come epoca) o di ubicazione geografica. La mia gente non è perfetta, sa di non esserlo ed ha imparato, o almeno ci ha provato, a gestire questa “imperfezione”.